Dopo un quadro di Vermeer per omaggiare La ragazza in blu, e uno di Artemisia Gentileschi per omaggiare La passione di Artemisia, eccoci a scoprire insieme uno dei capolavori di Emily Carr, una pittrice canadese protagonista de L’amante del bosco.
Un’artista interessante, la Carr. Donna bianca, vittoriana, che se ne fregava delle convenzioni e che amava vivere tra gli indiani.
Un’artista da scoprire. E noi lo facciamo grazie alle parole di Mrs. Vreeland, la quale ci introduce il lavoro che più ama della Carr:
Uno dei più forti e commoventi dipinti della pittrice della Columbia britannica Emily Carr è Il totem che piange, nel quale una massiccia figura indiana in legno piange così tanto che i suoi occhi pendono in vita, sospesi su fiumi di lacrime.
La causa delle sue lacrime? La morte per il vaiolo e per il morbillo, per le malattie dell’uomo bianco, i figli spediti in guerra, i bambini rapiti per le scuole missionarie, lo sconfitto, lo sfigurato, il perso. Le sue lacrime non lasciano fuori nessuno.
E voi? Conoscevate già questa pittrice?
Io vi ricordo che il sei novembre arriva in libreria il nuovo lavoro di Susan Vreeland, La lista di Lisette, e vi invito a ripassare di qui domani per scoprire un nuovo capolavoro dell’arte.